Cipolla: i valori nutrizionali e quanto se ne può mangiare

La cipolla è uno degli elementi maggiormente diffusi in cucina, italiana ma anche internazionale anche a causa di una enorme duttilità e presenza nella maggior parte delle coltivazioni di tutto il mondo. Da sempre considerata molto benefica anche al di fuori delle ricette alimentari, la cipolla ha effettivamente valori nutrizionali molto importanti.

Importante però comprendere quali sono nel dettaglio così da poter poi scoprire e rilevare allo stato effettivo ogni forma di effetti sia positivi che potenzialmente negativi: anche la cipolla che viene considerata come qualcosa “che fa bene” infatti in quantità eccessive può causare problemi anche molto fastidiosi. Per questo scopriremo anche quanta se ne può mangiare.

L’importanza della cipolla

La cipolla è il nome diffuso di un particolare tipo di pianta bulbosa che nella sua forma consumata cresce sottoterra e per questo motivo è molto facile da coltivare ma anche da far crescere: la resistenza e la duttilità in ambito agricolo rende la cipolla adatta a quasi ogni tipo di terreno e riesce a svilupparsi con facilità anche in piccole coltivazioni.

Tra le prime piante bulbose assieme all’aglio ed al porro mai coltivate, la cipolla era già molto apprezzata da antiche popolazioni come quella egizia, che erano soliti inserirla ampiamente sia nel cibo ma anche nei vari tipi di medicine ed intingoli per una migliore capacità di risposta dell’organsimo, ad esempio contro le malattie infettive, cosa tra l’altro comprovata dalla scienza moderna.

Valori nutrizionali e consumo consigliato

Circa il 75 % della cipolla cruda (non considerando l’apporto d’acqua superiore mediamente all’80 %) viene considerata formata da carboidrati semplici, il resto è composto soprattutto da proteine e da fibre. Solo circa il 6 del suo peso “fisico” è costituito da grassi, quindi è un alimento che sostanzialmente non fa praticamente mai ingrassare. Nel dettaglio:

  • Sono presenti vari tipi di vitamine, su tutti magnesio e fosforo
  • L’apporto calorico è modesto, meno di 30 per 100 grammi di cipolla cruda
  • Vitamine come la A, alcune del gruppo B, ma anche la PP, in piccole parti è presente anche la vitamina C ed E

In senso generale la cipolla fa bene alla digestione, ha una ottima azione antinfiammatoria e diversi studi hanno evidenziato una capacità intrinseca e naturale di impattare positivamente sul sistema cardiaco e quello circolatorio, in particolare viene identificata come una forma di ortaggio comune utile contro alcune problematiche diffuse come il colesterolo alto.

Confermate le proprietà antibatteriche ed antivirali, anche a causa della presenza dei folati, e di una ampia digeribilità: al giorno non esistono veri e propri limiti di consumo della cipolla mediamente una persona non soffre di problematiche particolari anche a mangiare 100 grammi di cipolla cruda (da preferire a quella cotta, maggiormente disidratata). Va evitata solo in caso di gastrite e problemi di reflusso gastroesofageo.

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