Monete rare da due euro: ecco quanto possono valere

Da quando l’euro è entrato in vigore in Italia, nel non molto lontano 2002, le cose, almeno economicamente parlando, sono cambiate notevolmente: e se da un lato si è avvertito un miglioramento per quanto riguarda gli scambi tra i vari Paesi membri, dall’altro lato invece alcuni hanno notato un peggioramento delle condizioni di vita.

Ma dal punto di vista pratico, diciamo che l’introduzione con la moneta unica, ci ha aperto un modo di conoscenze, soprattutto in merito, ad esempio, alle monete che, a differenza di quelle appartenute alla Lira, presentano elementi che sono uguali tra i vari Paesi, ai quali tuttavia è permesso di dare una voce e un’identità a certe monete che vengono coniate da alcuni di questi.

Le monete dell’Euro: ecco come funziona la politica dell’emissione

A gestire il conio dell’Euro è la Banca Centrale Europea, meglio nota come BCE, insieme all’ausilio del Sistema Europeo di Banche Centrali, ovvero la SEBC. Ci sono infatti delle linee guida che devono essere seguite in modo incontestabile da tutti i Paesi dell’Eurozona, un regolamento insomma con delle norme specifiche e tutte le modalità che portano alla emissione e alla distribuzione.

A stabilire la politica monetaria è la BCE, mentre la produzione fisica è affidata alla Banche Centrali Nazionali (BCN), che pianificano in base alle esigenze nazionali. Inoltre, è necessario rispettare il design imposto, tenendo conto anche della dimensione, del materiale e delle caratteristiche di sicurezza per prevenire la contraffazione; e devono anche fornire rapporti regolari alla BCE, per essere sempre al passo con quelle che sono indicazioni generali.

Per quanto riguarda le monete da 2 euro rare?

Ogni anno vengono emesse monete commemorative da 2 euro, la moneta scelta proprio per questo particolare compito; il numero di queste monete cambia in base alla grandezza del Paese che le emette e in base alle direttive imposte dalla BCE. Tra queste monete ce ne sono alcune che hanno un valore significativo; eccone alcuni esempi:

  • prima moneta commemorativa da 2 euro: Grecia del 2004
  • 2 euro commemorativi in Italia del 2014 per commemorare i carabinieri
  • 2 euro commemorativi per ricordare il Trattato di Roma, emessa nel 2007
  • 2 euro commemorativi XX Giornata Mondiale della Gioventù del 2015, emessa da Città del Vaticano

Questi sono solo alcuni esempi per rendere l’idea della stragrande varietà di temi che vengono affrontati con queste monete che possiamo a buon diritto definire speciali, per via del motivo per cui nascono e vengono usate. Insomma, si tratta pur sempre di pezzi rari, con un numero di tiratura ridotto rispetto a quello normalmente associato a queste monete emesse nella loro condizione usuale.

Da quando è inoltre diventato possibile coniare monete da 2 euro commemorative, solo alcuni Paesi dell’Eurozona ne hanno emessa almeno una l’anno (avendo comunque il divieto di emetterne al massimo due all’anno); e tra questi Paesi c’è proprio l’Italia, a conferma del fatto che ci siano davvero tante cose da raccontare.

Lascia un commento