Le vecchie lire possono configurarsi come esemplari di monete e banconote dal considerevole impatto effettivo, al punto che ancora oggi sono spesso ricercate e valutate anche con quotazioni verso l’alto, ed è il caso di alcune vecchie lire che seppur di carta, se ben conservate possono valere davvero tanti soldi. Tutto questo è particolarmente evidente cercando pezzi riconoscibili ma al tempo stesso rari.
Nel corso di oltre 150 anni di storia italiana, anche la lira si è evoluta e la carta moneta in particolare dal secondo dopoguerra è divenuto sempre più diffuso e differenziato nei vari “tagli” che si sono confermati tra i collezionisti e nella memoria di moltissimi. In particolare perchè è molto facile da riconoscere da parte di chi ha davvero a cuore la storia della lira.
Lire di valore
Oggi esamineremo infatti una delle più diffuse e riconoscibili banconote della seconda metà del 20° secolo, vale a dire la 10 mila lire, nello specifico l’ultima variante riconoscibile dalla colorazione tendente all’azzurro e dedicata ad Alessandro Volta, brillante inventore italiano, che ha all’attivo l’importante concezione della pila elettrica, il primo generatore in assoluto.
Per questa invenzione ma anche tante altre scoperte e progettazioni (è stato anche lo scopritore del gas metano), Volta viene considerato uno dei progenitori dell’elettronica moderna, al punto che viene impiegato come voltaggio per definire la tensione elettrica, con il termine proprio di volt. Una figura di questo richiamo ha sicuramente meritato una emissione.
Quanto valgono?
La 10 mila lire è stata concepita in questo caso dal 1984 per oltre dieci anni, fino al 1998, anche se diversi esemplari sono stati concepiti fino al 2001, si tratta dei pezzi sostitutivi una serie conosciuta ed apprezzata dai collezionisti. L’intera emissione è dedicata a Volta, presente in un famoso ritratto mentre sul retro è presente il tempio voltiano, che fa anche da museo, eretto a 100 anni dalla sua scomparsa. Quanto vale?
- Gli esemplari standard, quelli comuni, possono valere da circa 10 fino a 40 euro a seconda della condizione
- Più interessanti gli esemplari sostitutivi, in particolare quelli con un inizio di seriale particolare. Tutte le sostitutive iniziano per X
- Quelle che iniziano per XG e XH e XK valgono da 20 fino a 60 euro
- XB, XC e XD possono raggiungere il valore massimo in caso di esemplari perfetti di 650 euro
Quelli sicuramente più rari di tutti sono i pezzi che iniziano per XA prodotti in soli 600 mila esemplari, che non sembrano così pochi ma in una tiratura di banconote così diffusa nel corso degli anni 80 e 90 rappresentano un’inezia. Il particolare il contesto di questi esemplari è ricercatissimo e vale da circa 600 euro (esemplare in buono stato) fino a 1500 euro (Fior di Stampa).
I dettagli per una banconota che è stata tutto fuorchè rara sono molto importanti, generalmente una piccola imperfezione pu essere in grado di compromettere il valore.
Un pezzo della prima serie, che inizia per AA, classificato come Rarità livello 3, vale comunque tra i 90 ed i 300 euro, una valutazione mediamente elevata considerata l’età comunque relativamente giovane: la 10 mila lire è stata attiva fino al 2002.