La numismatica, o il collezionismo di monete, è un passatempo che può portare alla scoperta di veri e proprio reperti storici, con un pizzico di fortuna, e può essere al contempo formativo, per l’alto valore culturale di alcuni pezzi e della storia che si lega a loro, e molto remunerativo. Ma come fare a capire se ci si trova di fronte a pezzi unici e preziosi?
Se si è alle prime armi, infatti, non è proprio facile stabilire il valore esatto o generale di una moneta, specie se molto antica. In questo articolo andremo a visionare cosa può aiutarci a stabilire la rarità, il valore e altri dettagli che possono risultare molto utili se si vuole intraprendere questo percorso tanto complesso quanto potenzialmente fruttuoso.
Ricerca e analisi in primis
Uno dei primi passi da compiere è quello di analizzare l’eventuale moneta che ci troviamo davanti. Comprenderne storia e origine è certamente un ottimo punto di partenza, infatti. Sovente le monete, essendo emesse come valuta, riportano dati che possono aiutarci in questa fase: lettere e numeri, infatti, possono indicare l’anno di coniazione, il regno o lo stato che le ha emesse ed eventuali persone di rilievo.
Una volta captato qualcosa potremo verificare su libri di storia e di riferimento sulla numismatica per capirne quanto prima la provenienza. Solitamente, più sono antiche e più alto può essere il loro valore, ma solo questo, ovviamente, non basta. Stabilito il periodo, un altro elemento essenziale è il metallo di cui sono fatte: oro e argento sono tra i materiali che possono garantire più valore.
Altri aspetti essenziali da considerare
Probabilmente il terzo aspetto più importante insieme ai primi due elencati, lo stato di conservazione della moneta in analisi può far crescerne, e di parecchio anche, il valore e la rarità. Delle monete perfettamente conservate o almeno in buono stato per quelle più antiche (la condizione migliore è quella definita fior di conio, come se fosse stata appena emessa), possono far crescere al massimo il valore. Ma non è tutto qui:
- tiratura
- autenticità
Questi altri due elementi sono sempre da tenere in considerazione quando parliamo di numismatica. Passino quelle antiche, come vecchie monete romane o greche, ma quelle più moderne, già a partire dall’inizio del XIX secolo, possono valere molto o nulla in virtù del semplice fatto che appartengano ad una categoria speciale, ossia quella delle monete emesse con difetti di coniazione e dunque a tiratura limitatissima.
Queste monete, il cui aspetto è uguale in tutto e per tutto alle gemelle emesse normalmente, cambia solo per qualche piccolo aspetto, come una lettera mancante, un numero differente o errori nelle immagini rappresentate. Ovviamente, bisogna sempre assicurarsi, infine, dell’autenticità. Se non siete sicuri di avere una moneta originale tra le mani, potreste pensare di farla vagliare da un esperto.