Lo stile vintage è tornato di gran moda negli ultimi anni, complice anche l’impegno di numerosi creator social che lo stanno facendo rivivere grazie a contenuti incentrati su abbigliamento e arredamento. Anche grazie a loro è ripartita la corsa ai mercatini di quartiere dove è possibile trovare, di bancarella in bancarella, delizie risalenti agli anni ’40, ’50 e ’60, un periodo di svolta per la storia del nostro Paese.
A tramandare oggetti vintage ci hanno pensato anche le nonne. Alzi la mano chi, in soffitta, non ha almeno un oggetto, un capo o un accessorio risalente a quei decenni! In alcuni casi, può avere il suo perché passare tutto in rassegna. Esistono, infatti, diversi oggetti vintage che, oggi come oggi, valgono una fortuna. Quali sono? Quanto si può guadagnare mettendoli in vendita? Scopriamolo assieme nelle prossime righe!
Oggetti antichi di valore: i pezzi più interessanti
Quando si parla di oggetti vintage di valore, si apre un capitolo ricco di alternative interessanti e sorprendenti. Tra questi rientrano, per esempio, le console per i videogiochi. Ok, non si tratta di oggetti vintage nel vero senso della parola. Se ci si stacca dal riferimento specifico allo stile, si può inquadrare un utilizzo della parola che chiama in causa tutto quello che fa parte di un passato lontano non per forza nel tempo, ma dal punto di vista dei cambiamenti sociali e culturali. Sono passati effettivamente pochi decenni dalla commercializzazione delle prime console. In questo tempo, però, è cambiato radicalmente il nostro modo di vivere.
Per fare un esempio concreto, chiamiamo in causa il Super Nintendo, console storica immessa sul mercato per la prima volta in Giappone nel 1990 e negli USA nel 1991. Se ben tenuta, a oltre 30 anni dal suo lancio può valere anche 500 euro. Se si è in possesso di modelli decisamente meno famosi, come per esempio la Atari Jaguar del 1993, la cura nel mantenerli integri e in buono stato può fruttare, in caso di vendita, anche più di 1000 euro.
Oggetti anni ’70 di valore: chicche del passato tra musica e schede telefoniche
A possedere oggetti vintage di valore sono anche gli appassionati di musica. Quella anni ’70, tra rock e sperimentazione, ha regalato tantissime meraviglie che, nel quasi 2025, possono valere tanti soldi. Un esempio? L’album Diamond Dogs dell’indimenticabile David Bowie, il Duca Bianco. Disco che, in questo 2024 che sta per finire, ha un valore che, nella versione in vinile, può superare i 3500 euro. Ecco altri album di quel periodo che possono valere una fortuna:
- Ingresso Libero: il primo EP del geniale Rino Gaetano, risalente al 1971 e, ai tempi, accolto con poco favore, oggi ha un valore medio attorno ai 1400 euro.
- White Album: questa perla dei Beatles, risalente alla fine degli anni ’60, poco prima della fine del gruppo, in vinile può valere anche 50mila euro.
- Mina con Voi: raccolta pubblicata nel 1969 in poche copie, oggi, in vinile, può valere attorno ai 1000 – 1100 euro.
Una parentesi importante quando si parla di oggetti vintage oggi di grande valore riguarda le schede telefoniche, testimoni di un passato in cu ila velocità degli smartphone e delle notifiche che ci pervade oggi era fantascienza (e forse sì, c’era forse un po’ più di poesia e di benessere interiore). Collezionate da generazioni e generazioni di giovani, oggi possono avere un valore economico molto interessante.
Per citare qualche esempio, chiamiamo in causa le tessere telefoniche di colore giallo e azzurro risalenti proprio agli anni ’70 e ’80. Se in ottimo stato e non utilizzate, possono valere attorno ai 500 euro. In buono stato ma usate, invece, hanno un valore media che si aggira sui 400 euro, una cifra comunque interessante.