Abusi edilizi in casa: ecco cosa si può sanare con le nuove leggi

Chi non ha mai fatto dei lavori non autorizzati dentro la propria casa sta mentendo spudoratamente. E lo diciamo consapevoli del fatto perché purtroppo in Italia le leggi che vincolano i miglioramenti dentro e fuori gli immobili sono sempre incerte e davvero difficili da decifrare. Quindi, spesso ci si affida al fai-da-te e paghiamo poi le conseguenze di quello che si fa.

Ma in realtà, oggi c’è anche tutta una serie di vincoli sanciti dalla legge anche in merito agli abusi edilizi: queste nuove normative vanno a vincolare chi ovviamente procede con opere piuttosto importanti, spesso anche incisive dal punto di vista ambientale e controvertono totalmente la destinazione d’uso degli immobili. Ma vogliamo spiegarvi meglio di cosa si tratta.

Decreto Salva Casa: ecco perché è determinante

Da poco, il governo italiano ha approvato un decreto, noto con il nome Salva Casa, volto a tutelare chi ha messo in atto dei lavori autorizzati dentro le proprie abitazioni, ma non solo; in questo modo si cerca di ottenere qualche agevolazione per quanto riguarda abusi edilizi di poco conto che ovviamente non danno problemi, ad esempio, con i vincoli ambientali.

Per esempio, se hai costruito nella tua terrazza una veranda che non implica grandi spazi e va a danneggiare la visuale o deturpa il paesaggio o il regolamento di un condominio, potrai fare ricorso a questo decreto per pagare l’indennizzo relativo ai lavori condotti e terminati, che ovviamente non sono stati sanati per tempo, e così ci si troverà in condizione di regolarità con lo Stato.

Ma come funziona precisamente questo decreto?

Il decreto legge di cui stiamo parlando è il decreto n.69 del 29 maggio 2024 con cui si prevede una serie di disposizioni urgenti in materia di semplificazione edilizia e urbanistica. Si tratta di mettersi in regola, per mezzo di pagamenti non troppo esosi e sicuramente più economici di quello che si pensa, per poter disporre di questo momento di sanatoria di fronte alle piccole irregolarità costruttive presenti dentro le proprie case. Ma quali sono questi abusi edilizi che rientrano nelle disposizioni del decreto in questione?

  • per sanare basterà fare riferimento al titolo più recente sul presupposto che siano state effettuate le verifiche sull’esistenza del fabbricato
  • se gli interventi vertono a migliorare sicurezza, igiene, salubrità ed efficienza energetica
  • vengono dettate delle tolleranze costruttive per cui i lavori abusivi non possono superare: il 2% per 500 mq; 3% tra 300 e 500 mq; il 4% tra 100 e 300 mq; 5% per 100 mq.

Inoltre per ottenere la possibilità di accedere alla sanatoria è necessario anche essere allineati alla disciplina urbanistica vigente al momento della presentazione della domanda. Insieme a queste regole, va presentata la Scia e la ricevuta di pagamento della sanzione, che ha un valore che va da appena mille euro, fino a un massimo di 31 mila euro, in base al valore acquisito, dopo il miglioramenti, dall’immobile in questione.

Per ottenere però maggiori informazioni in merito sarà utile rivolgersi presso lo sportello preposto per questi motivi nel vostro comune di residenza, o comunque dove si trova l’immobile, e capire se ci sono ulteriori informazioni da acquisire, visto che ogni comune gestisce questa normativa in modo piuttosto particolareggiato, in base anche una stima sugli abusi edilizi presenti sul proprio territorio.

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