Il pavimento in marmo risulta essere oggi come nei secoli precedenti una delle scelte sicuramente più belle e lussuose indipendentemente dalla tipologia di abitazione. Ma come risulta essere prevedibile, il marmo in questione è anche un materiale decisamente delicato che però può essere anche “recuperato” in alcuni casi, pur se rovinato.
La conformazione stesso del marmo lo rende ideale per essere lavorato ma anche mediamente complesso da gestire, perchè non è un materiale inerte, anche se sottoposto a varie lavorazioni e procedimenti, deve essere trattato con cura restando infatti piuttosto sensibile ai vari elementi che possono rovinarne la struttura anche quelli inerenti alla pulizia.
Bello ma delicato
Il marmo infatti in tutti i casi, indipendentemente dalla purezza e quindi dal colore è configurato come un tipo di roccia a forte componente calcarea, quindi mantiene una densità legata al calcare, spesso di tipo sedimentario. In molte occasioni infatti viene generato da un accumulo di silicati di calcio e derivati che nel corso di tantissimo tempo vanno a raggrupparsi.
Uno dei principali problemi inerenti ai pavimenti in marmo è legato alla relativa permeabilità. Quindi se viene lasciato alla mercè dell’umidità e di altri fattori come la luce solare costante tende a generare alcune caratteristiche che possono farlo sembrare rovinato, così come diversi detergenti troppo aggressivi che hanno un effetto opposto e possono causare tanti problemi.
Ravvivare il marmo
Il marmo bianco o chiaro tende per esempio molto spesso ad ingiallire, possiamo fare ricorso ad elementi che vanno ad applicare una azione chimica come l’acqua ossigenata (avendo cura però di asciugare prima possibile la soluzione), oppure sviluppare una leggera azione abrasiva sul nostro pavimento così da ravvivarne la superficie ed eliminare la patina superficiale.
- Possiamo utilizzare ad esempio un panno di lana d’acciaio, in combinazione con del bicarbonato di sodio oppure della fecola di patate, sfregando molto delicatamente sulla superficie
- Una azione simile può essere portata a termine anche utilizzando un pezzo di sapone di Marsiglia inserito precedentemente nella cenere, come quella del camino a patto che sia sufficientemente fine
Entrambi questi metodi che fanno ricorso ad elementi solo leggermente abrasivi possono restituire la naturale brillantezza del marmo, che spesso tende ad ingiallirsi a causa di alcuni componenti e tracce di metalli vari presenti al suo interno: lo sporco, l’esposizione alla luce solare ma anche una pulizia non costante oppure non apportata correttamente.
Per i marmi neri o scuri conviene agire con una leggera azione formata da aceto di vino bianco in un secchio di acqua calda, ma non bollente, assieme ad una piccola quantità di sapone di Marsiglia. Va evitato invece l’impiego generalizzato di candeggina o altri prodotti fortemente acidi che sono decisamente dannosi ma anche lasciare il pavimento inumidito costituisce un problema.