La tanto usata e temuta plastica ha una storia iniziata a partire dalla seconda metà del 1800: da quel momento in poi, il suo utilizzo è diventato sempre più crescente, in maniera esponenziale, fino a diventare alquanto spropositato. Tutti noi abbiamo nelle nostre case, e non solo, degli oggetti fatti in plastica.
Il forte impatto che questo materiale comporta sul nostro Pianeta Terra, rende necessario che la plastica venga smaltita e riciclata seguendo delle procedure precise ed ordinate, con una conseguenzialità che si realizza già a partire dall’interno delle nostre case. Ma come viene riciclata la plastica? Ecco tutto quello che bisogna sapere:
Plastica: ecco come viene riciclata
Una volta che la plastica viene ritirata dagli operatori ecologici, viene portata tramite dei camion alla centrale di riciclaggio. Essa viene messa su dei nastri trasportatori, attraverso i quali verrà fatta proseguire in avanti e contemporaneamente verranno tolti tutti gli altri elementi che non sono costituiti dal medesimo materiale, come ad esempio la plastica che non è riciclabile o le lattine delle nostre bevande preferite.
Successivamente, la plastica viene suddivisa per tipologie (che dipende dal contenuto chimico strutturale e dalla colorazione della stessa), per poi essere pressata in blocchi enormi. Tramite un macchinario chiamato trituratore, la plastica viene trasformata i sottilissime lamine, sottoposte a lavaggio ed asciugatura prima di ritornare ad essere granuli di plastica, tramite un processo noto come estrusione.
Altro sul riciclo della plastica
A partire da quei granuli di plastica riciclata, sarà possibile ottenere degli oggetti completamente nuovi, come ad esempio: contenitori, sedie, bicchieri o le classiche bottiglie che tutti conosciamo. In genere, alla plastica viene donata una vita ed una funzione totalmente nuova grazie alla stampa 3D o alla stampa ad iniezione. Ricapitolando, questo è quanto bisogna sapere sul riciclo della plastica:
- Una volta ritirata la plastica, viene portata alla centrale di riciclaggio con dei camion;
- I nastri trasportatori la fanno avanzare e la separano da altri materiale che non sono plastica;
- Successivamente la plastica è suddivisa per tipologia;
- Viene poi pressata in blocchi enormi;
- Con il trituratore viene trasformata in lamine sottili;
- L’estrusione trasforma le lamine in granuli di plastica riciclata;
Il mondo odierno si trova tutti i giorni a far fronte al problema della dispersione delle plastiche e delle microplastiche, sia in ambiente terreno che marino. Purtroppo, si tratta di un materiale che necessita di quasi mezzo millennio per riuscirsi a degradare completamente. Nel frattempo, però, i danni sono comunque evidenti e la natura è la prima a subirne le conseguenze.
Proprio per tale ragione, si è cercato di porre un occhio un po’ più attento alla questione del riciclo della plastica. Anche riguardo al mondo del commercio, si sono adottate alternative come i sacchetti biodegradabili, oppure, i macchinari tornano una parte di soldi indietro al consumatore se inserisce al suo interno le bottiglie, così da limitarne la dispersione.