Mangiare avocado con la glicemia alta: ecco i 3 benefici secondo gli esperti

Cibo e glicemia vanno a braccetto ed è per questo che da tempo la medicina alimentare è alla ricerca di prodotti che non risultino in grado di impattare negativamente con questo valore così importante, ossia quello glicemico che identifica la quantità di zuccheri nel sistema circolatorio, questo valore infatti, naturalmente portato ad essere tenuto sotto controllo, è un problema per gli iperglicemici.

Mangiare avocado con la glicemia alta non è solo possibile ma è anche qualcosa di estremamente consigliabile perchè risulta essere tra le varianti di frutta meno impattanti sulla glicemia, ma è anche in grado di offrire vari benefici decisamente tangibili per l’organsimo, specificatamente come forma di protezione contro i pericolosi sintomi dell’iperglicemia.

Frutto salutare

L’avocado è un frutto di enorme tendenza anche in Europa, perchè rientra spesso nei regimi alimentari a basso impatto calorico ed è molto facile da legare a specifici piatti che sono anche naturalmente portati ad essere adatti a chi segue degli obblighi dettati dalla propria scelta morale (come i vegetariani o i vegani) ma anche per chi soffre di condizioni come la glicemia alta.

L’avocado è prima di tutto un ottimo elemento contro tutte le sindromi metaboliche, in questo contesto rientrano anche i picchi glicemici, il frutto nella parte edibile ha una consistenza compatta ed è di origine oleosa, quindi ha delle proprietà importanti che possono sviluppare una forma di “freno” nei confronti della glicemia alta.

Perchè l’avocado fa bene contro la glicemia alta

In particolare sono presenti gli acidi grassi quelli “buoni” che contribuiscono a migliorare la sensibilità insulinica dell’organismo, vero problema per chiunque soffra di iperglicemia che è portato a non generare naturalmente l’insulina o non avere un sistema generale che “risponde” correttamente a quest’ultima. Inoltre l’avocado è molto consigliabile per diversi motivi:

  • La capacità di essere molto saziante ed al tempo stesso poco calorico (non contiene zuccheri o colesterolo)
  • La presenza di polifenoli, in grado di rallentare l’azione di diversi enzimi adibiti alla “digestione” degli amidi

Questi sono esattamente gli elementi che più di altri all’interno della nostra alimentazione possono far aumentare la glicemia, essendo presenti in diversi cibi come ad esempio le patate ma anche nelle farine, presenti quindi nella pasta e nel pane bianco. I lipidi presenti nell’avocado sono in grado quindi di presentare una ottima capcità anti glicemia alta.

Non solo, diversi studi hanno evidenziato una capacità di “proteggere” l’organismo dai sintomi di iperglicemia e di ridurre la probabilità di presentare malattie come il diabete, attraverso ricerche su persone che hanno iniziato per mesi ed anni a consumare diabete, la probabilità dimostrata di reazione insulinica si è dimostrata maggiore per coloro che hanno continuato a consumarne regolarmente in quantità moderate.

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